L’essenza del progetto nasce dalla presenza e forma del colle Montello, così pregno di storia dal periodo Romano fino alla grande Guerra, per quattro secoli (dal XV al XVIII) governato dalla Repubblica Veneziana che lo ha usato come risorsa, ma nello stesso tempo tutelato e regolato.
La forma “zoomorfica” allungata ed ondulata della Nuova Costruzione si ergerà con delicatezza ai piedi del Montello che non può essere “intaccato“ da un volume che ne oscuri una parte. Da qui nasce l’idea di collocare la cantina per i due terzi entro terra e la parte che emerge in simbiosi ed armonia con il territorio circostante; per questa ragione i filari dei vigneti esistenti continueranno anche laddove sotto si trova la costruzione. Le due curve ondulate che caratterizzano il profilo della “nuova Architettura” sembrano così opera della NATURA che ha sollevato con delicatezza in due punti il terreno per ottenere lo spazio necessario alla lavorazione dei frutti (uve) che quel territorio esso stesso produce. Il prodotto finale, ovvero le bottiglie di Prosecco o del Rosso del Montello (Umberto I), saranno vendute in tutto il mondo concorrendo esse stesse a promuovere questo territorio, gioiello non solo della Marca Trevigiana, ma dell’intero paese ITALIA.
Il “corpo di fabbrica” a pianta rettangolare dalle dimensioni di circa 100x25 (cantina) si sviluppa su due piani per una superficie complessiva di circa 4000 metri quadrati oltre ad un belvedere situato in sommità dal quale si accede ai vigneti e si gode della panoramica offerta dal colle Montello.
All’interno, da sud a nord si susseguono gli spazi dedicati alle lavorazioni che iniziano con il ricevimento delle uve, quindi la pigiatura e pressatura delle stesse, la raccolta dei raspi ed il convogliamento dei mosti destinati al deposito in grandi contenitori in acciaio per le successive lavorazioni enologiche, segue il reparto dell’imbottigliamento con annessi i servizi ed i laboratori di supporto. Le bottiglie assemblate in pallet verranno infine trasferite al piano superiore mediante montacarichi per arrivare al magazzino dei prodotti finiti, pronte per il carico finale che le porterà a destinazione.
Il corpo uffici posto ad est a pianta circolare è imperniato su una scala elicoidale che porta da quota di -7,70 m a quota di +6,70 m attraverso tutti i cinque livelli dell'edificio.
Architetto Guizzo
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